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TRASFORMISTA DI NATURA

epocauto di marzo di Alberto di Grazia

La versatilità della Panda disegnata da Giorgetto Giugiaro è davvero sorprendente. Oltre le note versioni commerciali, ci sono le auto sanitarie realizzate dagli allestitori specializzati. Mettiamo a confronto un esemplare di Boneschi con uno di Bollanti.

Fiat Panda: alzi la mano chi non la conosce. Ok, nessuno, perfetto. Versione ambulanza: alzi la mano chi invece la conosce. Pochi, già. Immaginavo. In effetti, forse neppure il maestro Giugiaro - che oltre a disegnarla aveva pensato a utilizzi fuori dagli schemi - poteva immaginare che la sua creatura potesse avere anche il ruolo di salvare vite. Eppure è andata così e sulla scocca della Panda lavorando sulla lunghezza del passo, o su quella dello sbalzo posteriore, o anche solo adattando gli interni in modo da creare lo spazio per una barella di fortuna, hanno lavorato molti nomi dell’arte della carrozzeria: abbiamo quindi le versioni Bollanti, Boneschi e Savio a fianco di quelle di grandi aziende di trasformazione come la catanese GGG Elettromeccanica, la pistoiese M.A.F. , l’emiliana Aricar o di piccole realtà come la toscana Saves. Abbiamo potuto mettere a confronto un esemplare dei primi due carrozzieri citati grazie alla collaborazione preziosa di due appassionati che fanno parte del gruppo @ambulanzenellastoria, che promuove lo studio e la preservazione dei vecchi mezzi di soccorso. Le due Panda sono piccole sì, ma sono in grado di offrire un soccorso valido tenuto conto degli ambienti difficili in cui devono operare: strade strette, zone montane (da cui la diffusione delle trasformazioni principalmente su unità a trazione integrale) e percorsi accidentati in generale. L’alternativa poteva essere il soccorso a mano, come agli inizi del ‘900. Oppure... oppure, che ci vuole, basta trasformare una della cittadine per eccellenza. Infatti studiando il modello con attenzione, dentro - grazie allo spazio dovuto alla bontà del progetto di base – ci va quasi tutto quel che serve. Boneschi parte dalle trasformazioni multiruolo: le sue Panda, infatti, nascono come furgonette a 4 posti e sono vendute come tali anche alla RAI che le utilizza per sopperire temporaneamente ai guasti nei ripetitori.

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Più ricercata nello stile la versione Bollanti: il passo è allungato e anche la linea nel complesso appare più filante rispetto alla concorrente, con il mantenimento della inclinazione del montante posteriore. In basso in senso orario: il portellone, che resta lo stesso della panda di serie; le guide barella si aprono a compasso fino al posizionamento operativo; il vetro sul rialzo del tetto dà una notevole luminosità all’intero abitacolo; il sistema di aggancio della parte anteriore della lettiga; una delle bombole d’ossigeno, posta sotto il pianale, e la barellina pieghevole in posizione di riposo.

 

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 epocauto 5 2023

  

 

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