x 
Carrello vuoto

Una vista d'insieme della AJS 350 7R "Boy Racer" lato trasmissione.
Da notare la forte svasatura per le gambe del serbatoio.

AJS 350 7R "BOY RACER"

RAGAZZI VELOCI

di Mauro Preti

Dal 1948 al 1963 la AJS costruisce in quasi 500 esemplari la 350 7R “Boy racer”, che ha una carriera agonistica lunghissima e vince anche il primo Campionato Mondiale Motocross. Ancora oggi è una presenza forte nelle gare storiche.

La AJS 7R, soprannominata “Boy Racer”, è una moto da corsa che con quasi 500 esemplari prodotti, può vantare un successo commerciale almeno pari a quello agonistico. Il modello debutta nel 1948, gareggia al massimo livello fino alla metà degli anni Sessanta e ancora oggi è una forza dominante nel mondo delle corse motociclistiche d’epoca. Il segreto della buona riuscita del modello sta nella sua semplicità costruttiva. Il motore monocilindrico raffreddato ad aria deriva concettualmente dall’AJS 350 K7 “Big port” del 1928, aggiornato nel dopoguerra da Phil Walker per la 7R, affinando le soluzioni sperimentate nel periodo prebellico. L’albero a camme in testa comandato da catena conferisce al motore 7R un aspetto distintivo sul lato destro, dove la forma particolare del carter della distribuzione è spesso resa più evidente dalla verniciatura color oro, che non è un vezzo, ma è l’effetto della speciale lacca che protegge i particolari in elektron, una lega di alluminio e magnesio molto leggera, ma purtroppo facile a ossidarsi. Il motore della R7 nasce con la corsa lunga (74 mm x 81 mm) e con la potenza di 32 CV a 7200 giri/minuto. Nel corso del tempo cambiano alcuni particolari per aumentare la già leggendaria affidabilità ma le modifiche più importanti riguardano l’albero a camme più “appuntito” introdotto nel 1954, l’angolo dell’inclinazione delle valvole e il rapporto corsa alesaggio (75,5 mm 78 mm), variato nel 1957 per innalzare il regime massimo di rotazione e quindi la potenza che d’acchito sale a 38,5 CV a 7,600 giri/minuto mantenendo un’erogazione progressiva. Ulteriori affinamenti nel 1958, nel 1959 e nel 1961 portano altri aumenti della potenza, che a fine carriera tocca i 41 CV. Come in molte moto inglesi dell’epoca il cambio a 4 marce è separato, sicché nel tempo è molto facile aggiornare la moto in questo comparto. Inizialmente la Casa adotta un Burman 7R 50 specifico con la scatola in elektron, ma derivato dalla serie, quindi nel 1952 lo sostituisce un Burman B52 sempre con scatola in elektron, ma esclusivo per il modello Boy Racer con o senza leva avviamento, quindi nel 1958 un cambio AMC Tipo M...

 

Articolo completo su epocAuto di Settembre

 

 

 

 

 

 

Non hai ancora un account? Registrati ora!

Accedi al tuo account