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Quando il 30 agosto 2021 Rune Øye (LA7THA) co-leader del team 3YØJ, Kenneth Oskar e Adrian Ciuperca ora a “BOUVETØYA”, si misero in contatto con Messi & Paoloni richiesero i modelli da loro stessi collaudati sul campo per anni, ovvero gli ormai celebri Ultraflex 7 e Hyperflex 13.

La cosa può sembrare molto logica, ma Messi & Paoloni proposero un modello che poteva risolvere meglio le problematiche che avrebbero incontrato nel corso di questa complessa e pericolosa spedizione. Il modello Airborne 10 che il team ha adottato per questa spedizione è stato concepito per DX-pedition ed è circa il 45% più leggero dei cavi di pari diametro 10,3 mm. Di qui il nome Airborne, ossia Aviotrasportato. Per un membro di DX-pedition, questo vale oro in termini di risparmio sui costi di spedizione via aerea, e già da solo rappresenta un fattore di scelta. Ovviamente le prestazioni devono essere di gran livello.

L’Airborne 10 è un cavo da competizione, con prestazioni in termine di attenuazioni tali da poterlo utilizzare anche in tratte da 400 m a 28 MHz per antenne remote di ricezione, come avvenne con il gruppo Clipperton a Juan de Nova alcuni anni or sono. Non ci sono in circolazione cavi che possano eguagliarne le basse attenuazioni e l’efficienza di schermatura (SA). Proprio il ben noto gruppo francese evidenziò le difficoltà cui vanno incontro gli “spedizionieri” e, dove mancano approdi, dover scendere dalla barca nel mare e carreggiare sopra la testa i carichi richiede notevole sforzo. Avere una matassa da 100 m che pesa 7,1 kg anziché 13 rappresenta una differenza sostanziale, specie per un team come 3YØJ dove l’area più pianeggiante dovrebbe trovarsi dietro Nyknausen a circa 90 m slm e a quasi un chilometro a monte dalla spiaggia dello sbarco a Cape Fie. Ciò comporterà una gran quantità di forza muscolare per spostare in salita le sette tonnellate di equipaggiamento e rifornimenti, senza alcun mezzo di assistenza, in un ambiente polare a far da scenario, con tutte le sgradite sorprese che un clima estremo può offrire.

Bouvet team with banner

La superficie dell’isola è costituita prettamente da roccia vulcanica, popolata da sole foche, otarie, leoni marini e pinguini che potrebbero essere attratti dalle cose degli umani…. cavo compreso. E qui entra in gioco un’altra delle caratteristiche peculiari del modello Airborne 10: la grande robustezza. La sua guaina in polietilene al carbon-black (filtro anti UV), gli dona una grande resistenza all’abrasione e allo schiacciamento e un livello superiore di impermeabilità. Come contropartita è un po’ più rigido, cosa che lo rende inadatto ad impianti con rotore. Sono stati approntati 990 metri più altri 435 di riserva per un totale di 1425 metri complessivi, suddivisi in 65 matasse di varia lunghezza, ovviamente già connettorizzate e testate con 130 connettori UHF EVO, che collegheranno tutti gli apparati con le antenne a Bouvet.

Messi & Paoloni, un’azienda tutta italiana che con orgoglio darà in quelle terre antartiche il suo contributo per il successo della missione.

Maggiori informazioni su https://messi.it/it/home.htm