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Con due attività commerciali, Fischer Connectors e Wearin’, il gruppo Conextivity offre una combinazione di prodotti, soluzioni e servizi che ricoprono l’intera catena di valore della connettività.
L’obiettivo è rispondere alle sfide collegate all’aumento di dispositivi e sensori interconnessi.

Questi ultimi generano quantità massicce di dati e informazioni in crescita esponenziale, specialmente nelle applicazioni per le quali le prestazioni ottimali sono fondamentali e nell’Internet delle Cose (IoT). La prima sfida tecnologica consiste nell’integrare una connettività end-to-end in grado di stabilire fisicamente la connessione tra i sensori e i dispositivi di comunicazione, che richiedono la garanzia dell’interoperabilità in ambienti sempre più esigenti. A questa prima sfida si aggiunge quella di ottimizzare e armonizzare i flussi di potenza e di dati con una velocità e un rendimento anch’essi in forte aumento, per poi trasmetterli alle infrastrutture cloud che ne consentono il trattamento. Questa combinazione di esigenze in termini di rendimento, affidabilità, robustezza e interoperabilità si applica in particolar modo negli ecosistemi interfunzionali e modulari che si possono trovare in settori nei quali sono fondamentali prestazioni impeccabili, come ad esempio la difesa e la sicurezza, l’ambito medicale, la strumentazione di test e misura ad alta precisione, la robotica, il primo soccorso e i dispositivi indossabili per i connected human. Fischer Connectors, l’azienda che ha progettato il primo connettore ermetico a tenuta stagna al mondo, oggi è in grado di offrire soluzioni elettroniche su misura e pre-integrate molto varie, che includono adattatori, switch e hub tattici. Un’offerta così ampia permette il trasferimento e la gestione end-to-end e armonizzata dei flussi di potenza e di dati negli ecosistemi che operano a livello locale e devono rispondere a determinati vincoli tecnici, ambientali e normativi fra i più rigorosi del settore. Maggiori informazioni su https://conextivity.com/